Il mare in neoprene di Eleonora Vallone

Eleonora Vallone Stilista d’arte
12 Marzo 2001
Eleonora Vallone a Sanremo 2004
27 Febbraio 2004
Eleonora Vallone Stilista d’arte
12 Marzo 2001
Eleonora Vallone a Sanremo 2004
27 Febbraio 2004

Fonte: Articolo di Donatella di Nitto | testata: Stile.it


 

Eleonora Vallone donna bellissima e di grande eclettismo, ha ritrovato dopo un tragico avvenimento, l’essenza della sua vita.
Il 13 luglio scorso, come primo evento degli appuntamenti con la moda nella capitale, Eleonora Vallone ha debuttato al “Gilda On The Beach”, discoteca di Fregene, come stilista con la sua nuova collezione per uomo donna e bambino, nata dal culto del movimento libero e dalla passione per mare. Proprio il suo profondo rapporto con il mare, da lei stessa considerato una seconda madre, Eleonora scopre e si innamora di un tessuto simile alla pelle del delfino il neoprene che diverrà il protagonista assoluto di ogni suo abito.

Il neoprene viene utilizzato dalla neostilista nel 1992 per la sua collezione di costumi da bagno, la scelta del tessuto viene dettata dalla sua grande capacità di modellare il fisico e soprattutto di offreri in acqua una maggiore galleggiabilità. Il neoprene più conosciuto per le mute subacquee, è anche utilizzato nell’edilizia per i cavi minerari e nell’industria automobilistica per la sua eccellente resistenza a rottura da flessione o abrasione, oltre alla sua inalterabilità agli agenti atmosferici.

Perchè ha scelto il neoprene, un tessuto così particolare, per i suoi abiti?
E’ un materiale che consente una completa libertà di movimento, perché contiene senza comprimere e inoltre mantiene costante la temperatura corporea evitando di soffrire il caldo o il freddo. Io sono riuscita a fare il bagno anche il giorno del mio compleanno, il primo febbraio, senza prendermi il raffreddore. Inoltre la superficie e la consistenza del neoprene, oltre ad essere elastica si modella perfettamente al corpo e ai suoi movimenti senza stringere. Questo è un punto fondamentale anche per la nostra salute, in quanto un’alta percentuale di malattie derivano proprio da abiti che stringono troppo il corpo, soprattutto per chi fa una vita sedentaria e ostacolano il riflusso venoso, causando problemi circolatori e di cellulite.”

Quindi un tessuto che dona benessere e bellezza.
“E’ questo l’obiettivo della mia collezione” aggiunge la stilista “In fondo gli abiti comodi sono spesso troppo larghi, ingoffano, rendono meno sexy la donna mentre la mia collezione, grazie a questo particolare tessuto, dà la possibilità di indossare un capo che modella il corpo e non si sgualcisce tanto. Con la mia linea si abolisce del tutto il ferro da stiro”.

Anche la scelta dei colori non è lasciata al caso.
“La mia collezione” conclude “con una linea essenziale e quasi stilizzata si rifà al periodo della mia vita in cui dipingevo. Per quanto riguarda i colori io adoro la pelle dei delfini, quindi la mia scelta è spesso proiettata più sul grigio-blu, che reputo molto sensuale”
Per la linea uomo, donna e bambino e i vari accessori (cappelli, borse, porta-telefonino) primeggiano i colori della natura, dei fiori, delle montagne, della luna, del mare.

Una novità. Eleonora Vallone è solita chiamare ogni suo abito con un nome: giacca Donna Athena, gonna Galatea. Una scelta frutto di un amore panteista. Come spiega lei stessa, “ogni capo ha il nome di una divinità o un eroe della Magna Grecia, di cui sono appassionata, dei suoi filosofi e lirici, oppure con i nomi di pianeti e costellazioni dove forse un giorno andremo vestiti così per sintonia e comodità.”